Osservazioni semplici sulla creatività |
12/11/2005 |
|
Ogni artista conosce la sensazione dello scatenarsi della creatività, così come conosce momenti di impotenza creativa; dallesterno si può osservare come nessun artista abbia prodotto le proprie opere mantenendo sempre lo stesso livello di forza espressiva. Dopo ogni fase di scarsa produttività legato ad un calo di energia creativa il ritorno dellispirazione è improvviso, come fosse caduto un ostacolo o barriera inibitoria che impedisce laccesso agli strati più profondi della coscienza. Alcuni dei fattori che possono provocare il superamento di queste barriere ed il liberarsi della creatività sono: anelito prepotente verso qualcosa, violenta sofferenza, impressioni particolarmente intense; queste ultime hanno generalmente bisogno di tempo per maturare in impulso creativo, provocando in un primo momento uno stato di sensibilità passiva che solo successivamente può trasformarsi in impulso attivo. En passant capita di osservare che spesso camminando allaria aperta limmaginazione tende a sprigionarsi più facilmente, forse per lefficacia del moto nel distrarre i processi inibitori della cocienza; già nellantica Grecia i Peripatetici usavano camminare trattando i problemi filosofici, e Beethoven componeva frequentemente durante lunghe passeggiate portando appresso quaderni di abbozzi...
|
|
L'arte come sintesi di "bello" e di "vero" |
17/10/2005 |
|
Luomo agisce sotto la spinta di impulsi fondamentalmente riconducibili a duplice natura: quelli riferibili allistinto di conservazione e quelli che derivano dallinclinazione razionale verso luniversalizzazione dei concetti. I primi generano comportamenti di natura soggettiva, i secondi di natura oggettiva. Le due tendenze portano spesso a generare contrasti nella coscienza dellindividuo, che trova il proprio equilibrio quando il suo agire corrisponde ad entrambi i criteri contemporaneamente. Nellarte i due mondi trovano equilibrio per essenza stessa dellesperienza estetica, che assurge a simbolo dellunità fra ambito soggettivo ed ambito oggettivo: la parte oggettiva è rappresentata sostanzialmente nella percezione di strutture formali, colte nel loro significato grazie ad un continuo scambio di riferimenti fra livelli strutturali diversi (dalle strutture locali a quelle generali e viceversa); mentre la parte soggettiva trova espressione nella percezione di conformità di ciò che è espresso nellopera agli impulsi soggettivi basilari (ricerca del cibo o del compagno/a, bisogno di affetto, necessità di comprensione dellincognito, tendenza verso la luce, ecc.).
|
|
Valutazione di una nuova creazione musicale |
07/09/2005 |
|
Il problema della valutazione estetica di una nuova creazione artistica è relativo al fatto che non è possibile valutare unopera nuova attraverso criteri precedentemente disponibili, ovvero codificati a priori. I criteri di valutazione sarebbero infatti desunti dallanalisi di specifiche opere precedentemente prodotte; ma se una nuova opera crea effettivamente qualcosa di nuovo, deve esprimerlo attraverso un linguaggio nuovo, ovvero giunge ad una sintesi propria ed unica rispetto al linguaggio esistente; è quindi evidente che criteri desunti da altri lavori non sono adeguati a farne comprendere lessenza specifica, il suo peculiare significato, ossia proprio ciò che gli conferisce effettivo valore estetico. Il compito di una critica competente è quindi quello di desumere da unopera i criteri (di ascolto, di lettura, ecc.) che permettono di conferirle una collocazione estetica propria. Processo che peraltro si distingue dalla fruizione dellopera in sé. |